Canali Minisiti ECM

Per resistenze ad antibiotici 39 milioni di morti entro il 2050

Farmaci Redazione DottNet | 17/09/2024 14:54

Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project

A causa delle infezioni resistenti agli antibiotici si prevedono più di 39 milioni di morti entro il 2050, secondo la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project.  L'analisi approfondita riguarda 204 Paesi e territori e indica che tra il 1990 e il 2021 sono state oltre un milione le persone morte ogni anno a causa delle resistenze antimicrobiche (Amr). Durante questo periodo, inoltre, i decessi tra i bambini sotto i cinque anni sono diminuiti del 50%, mentre quelli tra gli anziani di 70 anni e oltre sono aumentati di oltre l'80%, ovvero sono quasi raddoppiati.

  Le previsioni sono tutt'altro che rosee perchè l'analisi indica che i decessi causati dalla resistenza agli antibiotici sono destinati ad aumentare costantemente nei prossimi decenni, con un incremento di quasi il 70% entro il 2050 rispetto al 2022, soprattutto tra le persone anziane, mentre i decessi tra i bambini sotto i cinque anni dovrebbero ridursi della metà.

Gli autori dello studio rilevano che un miglior accesso all'assistenza sanitaria e agli antibiotici potrebbe salvare complessivamente 92 milioni di vite tra il 2025 e il 2050.   Lo studio stima inoltre che nel 2050 1,91 milioni di persone potrebbero morire direttamente a causa della resistenza agli antibiotici e che il numero di decessi nei quali i batteri antibiotico-resistenti giocano un ruolo potrebbe aumentare di quasi il 75%, passando da da 4,71 milioni a 8,22 milioni l'anno.  "Questi risultati evidenziano che l'antibiotico-resistenza è stata una significativa minaccia per la salute globale per decenni e che il pericolo è in aumento", afferma Mohsen Naghavi, autore dello studio e coordinatore dell'Amr Research Team presso l'Istituto di Metriche della Salute (Ihme) dell' Università di Washington.  Le stime per il nuovo studio Gram sono state prodotte per 22 patogeni, 84 combinazioni patogeno-farmaco e 11 sindromi infettive (tra cui meningite e infezioni del sangue) tra persone di tutte le età. Le stime si basano su 520 milioni di registri individuali provenienti da una vasta gamma di fonti, tra cui dati ospedalieri, certificati di morte e dati sull'uso degli antibiotici.

Commenti

I Correlati

Formalizzato l’uso della telemedicina per il rilascio dei certificati di malattia, equiparando la visita a distanza alla constatazione diretta

L'azienda è pronta per continuare "a valutare e promuovere programmi promettenti, al fine di offrire ai pazienti nuovi farmaci innovativi"

E' approvato da Aifa e prescrivibile con piano terapeutico, il primo trattamento orale (ritlecitinib) per l'Alopecia Areata severa negli adulti e adolescenti di età pari o superiore a 12 anni

Sette le associazioni federate. La nuova organizzazione rappresenterà i pazienti nel confronto con le Istituzioni, con un’unica autorevole voce. L’obesità in Italia riguarda circa il 12 per cento della popolazione

Ti potrebbero interessare

Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi

Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi

La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti

In una guida aggiornata per i fornitori di assistenza sanitaria, i funzionari dello Stato consigliano di dare priorità ai “vaccini e ai trattamenti senza mRNA”

Ultime News

Più letti