Di Silverio: "Inasprimento delle pene, qualifica di Pubblico ufficiale per i sanitari, controlli, posti di polizia, finanche soluzioni creative, niente arresta il vortice"
"Dal Veneto alla Calabria, dalla Liguria alla Puglia la spirale di violenza a danno degli operatori sanitari non si ferma, anche se per molti sembra diventata quasi notizia ordinaria, forse anche per qualche parte di società civile, ma non certo non per noi che quelle violenze le subiamo ormai quotidianamente", commenta il Segretario Nazionale Anaao Assomed Pierino Di Silverio. "Inasprimento delle pene, qualifica di Pubblico ufficiale per i sanitari, controlli, posti di polizia, finanche soluzioni creative, niente arresta il vortice. L''opinione pubblica continua a vedere gli operatori sanitari come responsabili della difficoltà di accesso alle cure". "E allora? Cambiamo l'organizzazione delle cure - propone Di Silverio - riqualifichiamo i presidi, rendiamo ospedali e presidi luoghi di cura sicuri, formiamo al rispetto le nuove generazioni.
Di Silverio: "Se l'obiettivo della proposta in cantiere sul ‘filtro penale’ per i medici corrisponde alla deimputazione, siamo pronti a fare la nostra parte”
Di Silverio: “Le urgenze, per la verità sempre garantite, continuano ad esserlo, ma le criticità rispetto ad alcune prestazioni soprattutto quelle che non sono urgenti, danno il senso di un universalismo selettivo già presente"
Filippi: “Non abbiamo nessuna fretta di sottoscrivere un contratto definanziato, anche perché parte degli aumenti dello stipendio tabellare sono già presenti in busta paga"
Tra il 2025 ed il 2040 il rapporto tra iscritti e pensionati passerà da 1,5 a 4,9: tra 15 anni potremmo avere 220mila medici senza lavoro o scappati all’estero
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
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