Ricerca Usa, anche sonno e dispositivi rubano la concentrazione
Il tempo medio per cui riusciamo a prestare attenzione continuativamente a qualcosa è appena 8 secondi: un sondaggio condotto su 1.000 adulti americani commissionato dal Wexner Medical Center e dal College of Medicine dell'Ohio State University rivela che lo stress e l'ansia sono i fattori che contribuiscono maggiormente alla riduzione della capacità di concentrazione (43%), seguiti dalla mancanza di sonno (39%) e dai dispositivi digitali (35%). Altri fattori che contribuiscono sono la noia o la mancanza di interesse (31%); il multitasking (23%); la mancanza di attività fisica (21%); una dieta scorretta/scarsa idratazione (20%) e condizioni mediche come l'Adhd (18%).
Ettore: "Esistono sintomi specifici e riconoscibili che permettono una diagnosi più precisa, quali il disordine nella relazione madre-bambino, il disturbo da stress e i disturbi da ansia"
Con la pandemia di Covid19 i casi di ansia e depressione sono aumentati del 25%. Nella Regione europea dell'Oms, le ripercussioni sono visibili soprattutto tra le fasce più vulnerabili
La ricerca sfida il dogma, ma gli scienziati avvertono: "Isolamento resta problema benessere psicologico per anziani"
Attualmente non esiste una cura, quindi identificare e trattare i fattori che riducono il rischio, come la depressione, è un'importante priorità di salute pubblica
Medici e infermieri, su tutti, presentano un allarmante tasso di suicidio che corrisponde a 21 ogni 100mila abitanti, rispetto alla popolazione “normale”
"I bambini e le bambine che utilizzano strumenti tecnologici e interagiscono con gli schermi subiscono due danni: uno diretto, legato alla dipendenza e l'altro indiretto, perché l'interazione con gli schermi impedisce di vivere nella vita reale"
Rigon, "serve un tavolo nazionale per interventi di prevenzione"
Cambiato il loro modo di percepire il mondo e la società. Nuovi studi dimostrano modifiche anche a livello cerebrale
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