A Bertolaso lettera con nodi da risolvere, sennò mobilitazione
Otto punti di "criticità" che richiedono un rapido intervento e altrettante proposte per arrivare a una soluzione. In una lettera stringata i medici di medicina generale segnalano all'assessore alla Sanità della Lombardia, Guido Bertolaso, e ai vertici delle Asst, che la situazione è diventata oramai "insostenibile" in quanto il loro lavoro è sempre più "aggravato da continue richieste improprie, da normative desso disattese e da un contesto (...) conflittuale, specie con i pazienti assistiti da assicurazione private".
In tre pagine i medici della Lamg, la Libera Associazione Medicina Generale, evidenziano, per esempio, che la validità di 6 mesi delle prescrizioni per le visite spesso comporta frequenti richieste di "ricopiatura" da parte dei pazienti. Tale pratica non "è clinicamente giustificata" e "rischia di compromettere la responsabilità professionale" dei camici bianchi.
L'appello a Bertolaso è, quindi, di attivarsi con "interventi immediati" e concreti, altrimenti i medici di medicina generale della Lamg "non resteranno in silenzio. Siamo pronti - chiude la lettera - a portare avanti una mobilitazione costante fino a quando le istituzioni" con cui sono disponibili a un confronto, "non mostreranno un impegno reale e tangibile".
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