La comunicazione alterata tra cellule del cervello chiave nella progressione della malattia
La sclerosi multipla non colpisce solo la sostanza bianca del cervello, ma anche la corteccia cerebrale, responsabile di funzioni come memoria, attenzione e linguaggio. In un nuovo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Brain, Behavior and Immunity, un team di ricercatori spagnoli, in collaborazione con colleghi francesi e statunitensi, ha identificato un meccanismo finora poco conosciuto, che contribuisce alla disfunzione cerebrale nei pazienti con sclerosi multipla: l'anomala attività degli astrociti, cellule gliali che regolano il funzionamento dei neuroni. Utilizzando tecnologie all'avanguardia, i ricercatori hanno osservato che la neuroinfiammazione tipica della sclerosi multipla induce gli astrociti a diventare iperattivi.
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"L'educazione alla salute del cervello dovrebbe cominciare alle scuole medie. Dobbiamo lavorare sulla prevenzione perché con 3 giorni di emicrania al mese aumenta l'ansia che si possa ripresentare, e con 15 giorni c'è depressione"
I ricercatori del dipartimento di Chimica Analitica dell'ACS segnalano lo sviluppo iniziale di un sistema che consente di effettuare lo screening del MP a basso costo tramite l'odore del cerume
Nessun effetto sul cervello se vengono consumate da adulti
Scoperti nuovi fattori di rischio: il colesterolo "cattivo" nella mezza età e la perdita della vista non trattata in età avanzata
Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori
Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione
All’A.O.U. Luigi Vanvitelli una nuova tecnologia cambierà la vita di migliaia di pazienti
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