Canali Minisiti ECM

Smi: Nella Manovra solo briciole per la medicina generale

Sindacato Redazione DottNet | 21/10/2024 13:43

Onotri: "Auspichiamo che la Legge di Bilancio 2025 preveda per il nuovo accordo collettivo nazionale di medicina generale risorse importanti"

"La Legge di Bilancio 2025, che arriverà in questi giorni in Parlamento, per l’avvio della sua discussione, non ci sembra che indichi risposte efficaci per il rilancio della sanità pubblica, né per sopperire alla carenza di medici sempre di meno negli ospedali così come sul territorio. Queste carenze ledono il diritto alla salute dei cittadini soprattutto di quelli residenti nelle aree più svantaggiate della penisola". Così Pina Onotri, Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani.

  "Auspichiamo che la Legge di Bilancio 2025 preveda per il nuovo accordo collettivo nazionale di medicina generale risorse importanti. Quattro milioni di cittadini italiani sono senza medico di famiglia, mentre vanno deserte molte assegnazioni di borse di studio per la medicina generale ed è forte il disagio dei giovani medici specializzandi che sono sottopagati rispetto ai loro colleghi europei.

pubblicità

  Lavoreremo affinché in Parlamento si possano apportare miglioramenti per quanto riguarda misure per sburocratizzare la medicina generale, valorizzare la telemedicina per le visite a distanza e l’ autocertificazione dei primi tre giorni di malattia; queste sono misure che migliorerebbero di molto le condizioni di lavoro dei medici di famiglia. Bisogna interrompere la tendenza al ribasso per quanto riguarda la spesa sanitaria pubblica in percentuale del PIL. Nel 2023 in Italia la spesa sanitaria pubblica si attesta al 6,2% del PIL, un valore ben al di sotto sia della media OCSE del 6,9% che della media europea del 6,8%", conclude.

Commenti

2 Risposte Rispondi

I Correlati

Conversano: ‘Attivare logica dell’investimento, notevole ritorno economico e sulla salute dei cittadini’

Si stima una perdita cumulata di 482 miliardi di euro. Una piena implementazione della PMA, come previsto dai LEA, potrebbe invertire il trend generando benefici fiscali fino a 263 miliardi di euro

Lo studio è promosso da Città di Lugano, IBSA Foundation per la ricerca scientifica e l’Istituto di Medicina di Famiglia dell’Università della Svizzera italiana (USI), in collaborazione con il LAC Lugano Arte e Cultura

"Un lavoro di confronto possibile anche grazie all’impegno del ministro Schillaci e del sottosegretario Gemmato. Un cammino impegnativo e di visione, nel quale si è fatto il primo passo"

Ti potrebbero interessare

Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"

"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”

Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”

Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo

Ultime News

Più letti