Occorre rafforzare il modello assistenziale della Pediatria di Famiglia. Le proposte della FIMP in occasione del 51° Congresso Nazionale Sindacale di Roma
Occorre rafforzare il modello assistenziale della Pediatria di Famiglia. Le proposte della FIMP in occasione del 51° Congresso Nazionale Sindacale di Roma
Preservare l’attuale modello assistenziale della Pediatria di Famiglia, a garanzia della tutela della salute e del benessere dei 6 milioni di bambini assistiti e a sostegno di circa 4 milioni di famiglie, favorire una maggiore e più strutturata implementazione della telemedicina a supporto della professione e garantire la piena attuazione di quanto previsto dal DM 77 per la messa in rete delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) con le Case di Comunità.
Queste le direttrici per il rafforzamento delle cure pediatriche territoriali indicate dalla Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) riunita a Roma per il 51° Congresso Nazionale Sindacale. L’evento di apertura del congresso ha visto un’ampia partecipazione del mondo della Pediatria di Famiglia insieme ad autorevoli rappresentanti della politica, delle Istituzioni e delle principali realtà associative delle Cure Primarie.
Non solo tutela dell’attuale modello assistenziale previsto dal Servizio Sanitario Nazionale, ma anche nuove proposte per il rafforzamento delle cure sul territorio. Tra queste la telemedicina rappresenta uno strumento integrativo essenziale dell’attività svolta quotidianamente dal pediatra di famiglia, soprattutto per portare l’assistenza nei contesti socio-demografici più fragili o periferici, contribuendo a una presa in carico ancora più prossima, tempestiva, personalizzata ed efficiente.
"Riteniamo che una piena integrazione degli strumenti di telemedicina possa rappresentare un valido strumento per garantire le stesse opportunità di cura per bambini e famiglie che vivono in zone a bassa densità abitativa in cui i luoghi fisici di cura possono essere difficilmente raggiungibili", ha aggiunto il presidente FIMP.
Per la FIMP è inoltre essenziale accelerare sul fronte delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) che, se collegate alle Case di Comunità, consentono una presenza strutturata e coordinata sul territorio, facilitando l’accesso alle cure e rafforzando la presa in carico del bambino lungo tutto il percorso di crescita.
"Un’efficace riorganizzazione dell’assistenza non potrà prescindere dalla piena attuazione dei nuovi modelli previsti dal DM 77, tra cui figurano le AFT", ha aggiunto D’Avino. "Una volta istituite le AFT in tutte le Regioni, è necessario che queste vengano collegate funzionalmente alle Case della Comunità garantendo la messa in rete ‘virtuale’ di tutti i pediatri del territorio e ospedalieri con i ‘nuovi’ presìdi di comunità. L’inserimento di queste aggregazioni pediatriche all’interno del sistema delle Case di Comunità consentirà una collaborazione attiva tra pediatri e altri professionisti a beneficio di una presa in carico sinergica e multidisciplinare per una migliore gestione della salute e del benessere dell’adulto di domani".
La Federazione esprime un sentito ringraziamento al vicepresidente della Camera dei deputati, Giorgio Mulè, e agli altri rappresentanti della politica nazionale e delle Istituzioni che hanno preso parte alla prima giornata dei lavori congressuali: Paolo Barelli, componente della Commissione Affari Istituzionali della Camera dei deputati, Giuseppe Castiglione, vicepresidente della Commissione Parlamentare sulla transizione demografica della Camera dei deputati e Francesco Gabbrielli, responsabile Ricerca e Sviluppo Attività clinica in Telemedicina di Agenas. La loro partecipazione testimonia la grande attenzione istituzionale sul ruolo centrale della Pediatria di Famiglia per il rafforzamento delle attività di prevenzione e per il rilancio dell’assistenza territoriale a beneficio delle famiglie italiane.
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