Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Jama Dermatology e condotto presso l'Università di San Francisco su due ampi campioni di individui
Troppo sale a tavola potrebbe favorire lo sviluppo dell'eczema, una malattia della pelle sempre più diffusa e che negli Stati Uniti riguarda un individuo su 10, più di 31 milioni di persone. Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Jama Dermatology e condotto presso l'Università di San Francisco su due ampi campioni di individui. L'eczema, noto anche come dermatite atopica, è una malattia cronica che causa pelle secca e prurito ed è diventata sempre più comune negli ultimi anni, specialmente nei Paesi industrializzati, chiamando in causa fattori ambientali e di stile di vita come la dieta.
E' possibile grazie a "Skin Disease Image Generator for Different Skin Shades", un generatore di immagini sintetiche di malattie cutanee su diverse tonalità di pelle
Negli ultimi 50 anni, i tassi di obesità e diabete di tipo 2 sono aumentati vertiginosamente, mentre la qualità dello sperma è crollata
Pellacani: "La mappatura dei nei non esiste né come tariffario né come prestazione medica. E' una terminologia impropria che dovrebbe essere abbandonata. Deriva infatti da una semplicistica comunicazione"
"A questo punto i medici di famiglia si aspettano che tutti facciano la propria parte, a partire dalla ricettazione e dalle certificazioni, compito del medico che per primo descrive la diagnosi, sia esso un Mmg o uno specialista"
Negli adolescenti la dermatite atopica è associata a un notevole carico psicologico: maggiore vulnerabilità, rabbia, ansia e insicurezza
La campagna promossa da Johnson & Johnson in partnership con APIAFCO – Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza ha l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulla psoriasi e offrire screening gratuiti
L’assunzione del principio attivo Baricitinib, il primo approvato nel 2022 per i pazienti adulti con alopecia areata grave si è dimostrata ancora più efficace sui pazienti curati nella vita reale rispetto a quelli trattati negli studi registrativi
L'allarme degli esperti, 'meglio usare antisettici locali'
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