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Elezioni regionali in Lombardia: Anaao, tra ospedali e case di comunità

Sanità regionale Redazione DottNet | 02/02/2023 12:27

Il sindacato chiede quindi a chi governerà la regione impegni precisi, cui farà seguito la collaborazione e l’impegno del sindacato per salvaguardare il diritto del cittadino, costituzionalmente protetto, alla migliore sanità pubblica possibile

Le elezioni regionali rappresentano un momento fondamentale per parlare di sanità e del suo futuro, per fare sì che i cittadini lombardi, sia coloro che vivono in città, sia coloro che vivono nei centri più piccoli e lontani dai grandi ospedali, abbiano una visione basata sulla realtà quotidiana.

"In questi anni la crisi della sanità si è ripercossa sui cittadini prima che su noi medici, biologi, fisici, chimici, psicologi e su tutti i laureati sanitari dediti alla cura delle persone e al funzionamento della complessa macchina della sanità ospedaliera e territoriale.

– spiega Stefano Magnone (nella foto), Segretario Regionale ANAAO-ASSOMED LombardiaAbbiamo quindi organizzato un pomeriggio di ascolto e  riflessione sulla sanità insieme a importanti esponenti politici candidati a governare Regione Lombardia nei prossimi 5 anni".

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Temi, quelli trattati nel pomeriggio di incontri con i candidati Letizia Moratti, Pierfrancesco Majorino ed Emanuele Monti tenutosi  mercoledì 1° febbraio, quali i modelli che si vogliono adottare, uguali o diversi rispetto all'attuale; il rapporto tra gli ospedali, siano essi pubblici o privati e la medicina del territorio, con le case di comunità e i nuovi distretti; le liste d'attesa; la carenza di specialisti e medici di medicina generale, oltre che di infermieri e più in generale di personale sanitario.

"Ma questi sono solo alcuni dei temi che i nostri politici dovranno affrontare nei prossimi anni. La posizione di ANAAO Lombardia, – continua Stefano Magnone, Segretario Regionale ANAAO-ASSOMED Lombardiaespressa più volte in questi anni in convegni e durante le varie audizioni in Consiglio Regionale, comprese quelle avute durante l’elaborazione della riforma sanitaria targata Moratti-Fontana, si può riassume così: forte programmazione regionale, revisione profonda della rete ospedaliera, con una migliore definizione della mission di ciascuna struttura, vera integrazione ospedale-territorio, forti investimenti nella rete informatica e nei software che consentano lo snellimento delle procedure burocratiche, riconduzione del ruolo del privato accreditato ad attore al servizio del sistema e non player autonomo alla ricerca del maggior profitto, rafforzamento della medicina territoriale a cominciare da prevenzione e presa in carico precoce e multiprofessionale. Non ultima, la fine delle nomine del management apicale, direttori generali e simili, fatte solo in base all'affiliazione politica e non alle competenze: stiamo pagando troppo il peggioramento del clima nelle aziende a causa di management inadeguato".

ANAAO-ASSOMED Lombardia chiede quindi a chi governerà la regione impegni precisi, cui farà seguito la collaborazione e l’impegno del sindacato per salvaguardare il diritto del cittadino, costituzionalmente protetto, alla migliore sanità pubblica possibile.

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